La bandiera russa imperiale, conosciuta anche come bandiera "bianco-giallo-nero", fu la bandiera de facto dell'Impero Russo dal 1858 al 1896. Sebbene non fosse mai stata ufficialmente designata come bandiera di stato de jure fino al 1896, era largamente usata e riconosciuta come tale.
I suoi colori rappresentavano simbolicamente:
Nero: Simbolizzava l'aquila bicipite imperiale, il colore della dinastia dei Romanov (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Dinastia%20dei%20Romanov). Rappresentava anche la forza e la stabilità dell'Impero.
Giallo/Oro: Simboleggiava la fede ortodossa (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Chiesa%20ortodossa%20russa) e la ricchezza dell'Impero.
Bianco: Simboleggiava la purezza, la nobiltà e la speranza nel futuro della Russia.
Origini e Adozione: La bandiera fu introdotta dall'imperatore Alessandro II nel 1858. Si dice che la scelta dei colori fosse basata sullo stemma della famiglia Romanov.
Sostituzione: Nel 1896, l'imperatore Nicola II la sostituì con la bandiera tricolore bianco-blu-rosso, che era stata usata principalmente come bandiera mercantile. La scelta fu influenzata dalla sua maggiore popolarità tra il popolo russo.
Uso Contemporaneo: Sebbene non sia più la bandiera ufficiale della Russia, la bandiera imperiale è ancora usata da alcuni gruppi nazionalisti (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Nazionalismo%20russo) e monarchici in Russia e all'estero. È spesso vista come un simbolo dell'orgoglio russo e del tradizionalismo, ma a volte è associata a ideologie politiche controverse.
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